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giovedì 16 febbraio 2012

Tra sfoghi notturni

Esiste una stanchezza dell’intelligenza astratta, che è la più spaventosa delle stanchezze.
Non pesa come la stanchezza del corpo,
né inquieta come la stanchezza della conoscenza emotiva.
È un peso della coscienza del mondo, un non poter respirare con l’anima
~Fernando Pessoa
Sapete cosa c’è?
Sono stanca, davvero.
Esausta di sentirmi dire cosa fare. Cosa sostenere, come comportarmi.
Devo cambiare, lo accetto. Ne prendo atto. Riconosco la mia incapacità e il mio continuo essere inopportuna. Sbagliata.
Ma non lo farò. Mi conoscete da così tanto tempo, e ancora vi illudete?
Non scendo a compromessi con me stessa, figurarsi con voi, inquietanti maschere di cartapesta.
Ma come,nonostante la vostra onniscienza, non sapete che la cartapesta con l’acqua si scioglie? Forse è per questo che nei giorni uggiosi girate con i vostri belli ombrelli colorati, non è così?
Cos’è, avete paura che il vostro teatrino cada?
Avete paura? Buffo, dato che mi rimproverate sempre di essere troppo codarda.
Sono spossata. Di me non è che rimasto un guscio vuoto – svuotato- dentro a cui si ode l’eco di troppe parole abortite, troppe lavate di capo, troppi singhiozzi.
Confessioni mai fatte mi devastano l’anima, o quei brandelli che restano.
Ho sperato con tutto il cuore, e ho amato. Impossibile crederlo, ma quest’essere cinico un tempo sapeva amare. Ora non ne vuole essere più in grado.
La mia passione mi ha corroso.
La mia incapacità di reagire mi ha lacerato.
E nonostante tutto sono ancora qui, gli occhi sbarrati, bianchi. Non voglio vedere.
Solo sentire il sangue nelle vene sobbalzare a ritmo di una qualsiasi melodia. Il cuore battere nella cassa toracica, spingere quasi per uscire, per ballare davanti al mio viso quella musica, sia essa la ballata più romantica  o il grunge più fottutamente scadente.
Desidero sentirmi viva, come una volta.
Bramo non essere più me stessa, ma essere…felice.
Felicità…strano vocabolo, così estraneo alla mia condizione.
Mi viene da sorridere nel rileggere il mio desiderio.
Mi sono sentita dire di credermi troppo superiore alle masse, ma è l’esatto opposto.
Così dannatamente imperfetta, così fragile, mi sono preclusa tante occasioni per il semplice fatto che ritenevo non meritarle. Ritenevo non essere giusta nemmeno per lui, ecco perché ho lasciato scorrere.
Lei era quella meritevole, non io.
Sento che il mio corpo oramai inizia a cedere. Che la mia testa sta per esplodere.
Vorrei piangere, ma ho troppo orgoglio per farlo.
Per ammettere che avevate ragione voi.
Che non avrei mai combinato nulla di buono, niente adatto a regalarmi quel piacere tanto bramato.
Non sarò mai importante per nessuno. Non è amore, quello che cerco ora.
E’ l’essere indispensabile per qualcuno, il suo punto fisso. Voglio sentirmelo dire.
E’ un puro  e semplice bisogno egoistico che deve essere saziato.


Dovrei rimboccarmi le maniche, smetterla con  i  congiuntivi e i condizionali, lo so.
Ma è così difficile rompere il guscio che mi sono creata. Nel mio mondo perfetto, scaricando ad altri i miei pesi. Le mie colpe.
Diventando semplicemente invisibile, crogiolandomi in quella situazione, fra i ricordi di vecchi sorrisi e ricordi da cartoline raggrinzite.

Sono così  stanca.

martedì 3 gennaio 2012

A Natale si può fare di più?

Non so perchè sto scrivendo questo post.
Credo la risposta esatta sia "latino", ma per ora sorvoliamo sulla mia dubbia voglia di fare.
Forse è solo il fatto che non scrivo da tempo, e avevo voglia di pubblicare qualcosa. Ma sì, così, per sport.
Bene, chiarita la nascita di questa cosuccia, sono lieta di comunicarvi la mia sopravvivenza al questa via crucis natalizia.
Perchè io, signori miei, tutta quest'aria di ipocrisia non la reggo. E' più forte di me. Odio le lucine, le palle di pura plastica, i sorrisi tirati, le abbuffate. Tutto.
Sono una persona spregevole, ne prendo atto. 
Ma non sono l'unica. In fondo, cos'è Natale se non una rappresentazione del costumismo della nostra epoca? Un'orrenda trovata per far soldi? 
Non si diventa più buoni, no. 

domenica 13 novembre 2011

Cambiare

Cambiare.
Quindi mi state dicendo che devo cambiare il mio carattere.
Che ogni cosa che faccio, dico, penso, fa male agli altri.
Che ogni mio atteggiamento è preso in maniera sbagliata.
Ma non ce la faccio, mi dispiace.


sabato 12 novembre 2011

Trattabile quasi quanto un orso bruno

Sono maledettamente incazzata con il mondo, è, fondamentalmente, quello che mi fa uscire di testa è che non ho nemmeno capito il motivo.
Forse è il fatto che la gente intorno a me si crede bella, brava, forte, superiore.
E quelli che si ritengono diversi, alternativi, sono i più conformi alla massa, pieni di loro stessi, pronti a giudicare tutto e tutti.
O forse il rendersi conto di aver vissuto circondata da gente superficiale per troppo tempo, pronta a mollarti per sbavare dietro al bellone di turno.
Oppure quel senso opprimente di inutilità continua.
L'incapacità di farsi notare, di emergere. Di non essere mai ricercata, voluta, desiderata da qualcuno.
O ancora questi sfoghi che mi fanno sembrare tanto una bimbaminkia.

mercoledì 2 novembre 2011

Piccolo sfogo, perchè uno di questi giorni getterò la spugna.

Non lo so, ma forse uno di questi giorni getterò la spugna.
La getterò, manderò a puttane tutto quanto.
Tanto, a che cazzo serve sforzarsi, impegnarsi, cercare di essere davvero indispensabile per qualcuno?
Forse era questo che volevo, semplicemente essere un punto di riferimento per qualcuno, non la semplice ruota di scorta...e invece no. Ma che volete farci, sono solo i sogni di una povera sfigata... ma cosa devo fare, allora, cambiare, diventare d'un tratto cool , una sgualdrina come tante, sempre allegra, solare, mai un momento no...beh, ma anche tu a volte sei pesante...certo, posso far finta di essere qualcun'altro. Idea geniale per un lungo weekend, ma per tutta la vita? Non penso proprio.
Devo imparare a fregarmene, certo, ma non ce la faccio. Sono una debole, lo sono sempre stata e di certo sempre lo farò.
Getterò la spugna, uno di questi giorni, e se riprenderla o no sarà solo una MIA decisione.
Ma forse non voglio lavare via questo sporco.

giovedì 6 ottobre 2011

Wikipedia, enciclopedia libera. Non in Italia

Fortunatamente Wikipedia ha riaperto i battenti.
Per chiunque non se ne sia reso conto, infatti, "l'enciclopedia libera" ha rischiato di non poter più fornire il servizio con cui è stata creata, offrire sapere gratuito, neutrale e libero ai migliaia di utenti che l'hanno utilizzata negli ultimi 10 anni.
Tutto questo a causa del comma 29 che, recita:

«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica,

le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le 

stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità 

della notizia cui si riferiscono.»

Inoltre, i contenuti degli articoli ritenuti "offensivi" e "diffamatori"  possono essere ritenuti tali dal diretto interessato, senza l'intervento di un giudice terzo; ciò significa, dunque, che possono essere colpiti come Wikipedia anche testate giornalistiche on-line, forum e qualsiasi blog.

Ma frena un attimo... ma un tempo non c'era una certa Dichiarazione dei diritti fondamentali dell'uomo
E non c'era un certo articolo 27 secondo cui, testualmente :

«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.

Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»


E allora perchè, diavolo, se siamo in un paese che si considera libero e democratico, non si possono toccare certi argomenti, o parlare di determinati personaggi solo per non avere rogne?

Ma tu vuoi vedere che alla fine non siamo poi cos' lontani dalla dittatura che tanto disprezziamo e odiamo?
Non siamo forse ritornati a quella forma di censura ottenuta dopo continue lotte?

Le vittime della censura non sono soltanto i personaggi imbavagliati per evitare che parlino. Sono anche, e soprattutto, milioni di cittadini che non possono più sentire la loro voce per evitare che sappiano. (Marco Travaglio)


Censored



mercoledì 5 ottobre 2011

Di galassie e polpettone

Pensando, è una verità innegabile che tutti noi siamo fatti della stessa materia delle più intelligenti, magnifiche, grandiose forme di vita dell'universo, delle stelle più luminose della galassia e le montagne più poderose del nostro pianeta. 
E fin qui tutto molto filosofico e poetico ...peccato che il ragionamento valga anche al contrario.
Ciò implica che siamo composti dell'identica sostanza del polpettone.
                                                                     ...
Forse è per questo che a volte la vita sembra non avere alcun senso. 



   




Alla prossima!

sabato 10 settembre 2011

R. I.P.

Allora, anche se l' argomento morte mi fa sembrare un' emo depressa, l' altro giorno mi sono messa a pensare al modo migliore per lasciare questo mondo. Dunque, la maggior parte della gente vive nella convinzione  di voler morire  "senza accorgersene", tipo nel sonno. Il fatto però è che, nella nostra società, la morte è dipinta in uno stato di solitudine,  si muore in ospedale, o in case di riposo, senza essere considerati ne' ascoltati. Perciò, se nessuno si accorge della mia dipartita, perchè dovrei accorgermene io? 
Allo stesso modo, però, se il nostro Mister X muore dimenticato da tutti, una volta schiattato diviene una specie di idolo, e la sua immagine fa capolino nella memoria dei conoscenti. Ma diviene amato anche da quelli che non lo avevano mai incontrato. 
Esempio lampante, la recente morte di Amy Winehouse. "Addio, Regina di Camden" "Riposa in pace" "ci mancherai" e tanti altri messaggi compaiono su Facebook, Twitter e vari.....Ma diciamoci la verità....chi se la puppava più ormai?  
E dato che ormai ho sforato l'argomento su cui volevo far basare il post, e dato che oggi sono parecchio polemica, voglio fare un appello ai manager/produttori e vari di tutti gli artisti. Il mestiere della star non è facile, sono sottoposti a pressioni disumane, non hanno più tempo per loro stessi e NON sono fabbriche, in grado di sfornare centinaia di dischi e concerti. E il loro talento non può essere spremuto, in modo CINICO e DISUMANO, come limoni.
Bene, posso dir concluso il mio piccolo sfogo...me ne vado a ballare con i miei amici trapassati.                                 
 
Alla prossima!

sabato 20 agosto 2011

Auto-intervista letteraria

Visitando Madoka's World mi ha particolarmente colpito un'intervista letteraria svolta da Maddy su se stessa. Spero non le dispiaccia quindi se tento anch'io l'impresa...

INIZIO INTERVISTA (Inizia la tortura per i poveri lettori)
Signora 
Signorina..


Giusto. Signorina Sheridan la ringrazio di avermi ricevuto. Sono molto emozionata e non so se riuscirò a ricordare tutte le domande che mi ero riproposta di farle. Sa, io sono un sua grandissima  fan! { l'ego della blogger è particolarmente compiaciuto} Possiamo darci del tu?
Certamente


Perfetto..allora, come scegli i libri da leggere? Ti fai influenzare dalle recensioni?
In genere cerco di non leggere recensioni, perchè spesso contengono giudizi molto personali e io ho gusti che si distinguono da quelli della massa generale. Quando devo comprare qualche libro in genere mi aggiro priva di meta in libreria e mi affido al caso e al fiuto...finora ha sbagliato poche volte!

Dove compri i libri, in libreria o online?
In libreria, sempre: mi piace frugare tra gli scaffali, aggirarmi tra le mucchia di libri..è quasi magico.

Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un altro o hai una scorta?
Ho una mega scorta che penso non riuscirò a finire mai! Il fatto è che sono circondata, ovunque vada da librerie che espongono libri tentatori con le loro belle copertine..come fai a resistergli?

Di solito quando leggi?
In genere la sera, bella stravaccata sul divano o sull'amaca..ma, se proprio devo ammetterlo ho letto interi libri sulla tazza del water.

Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?
Siamo impazziti? Non sono una che si fa spaventare dai numeri.

Genere preferito?
Posso dire, fieramente, di aver letto quasi di tutto, ma adoro quei libri molto...filosofici, non riesco a trovare un termine migliore. Ma amo anche il Fantasy, come Harry Potter ( non si era capito) o Tolkien ( bello, lui).

Autore preferito?
allora, forse per elencarli tutti ci vorrebbero decenni, ma amo J.K Rowling, Paola Mastrocola, Charles Bukoswi e  Agatha Christie
Quando è iniziata la tua passione per la lettura?
appena ho imparato a leggere, grazie ai fumetti. Ecco perchè odio chiunque non li consideri un genere letterario.


Presti i tuoi libri?
Più che altro me li faccio prestare!

Leggi un libro alla volta o riesci a leggerne diversi contemporaneamente?
No uno alla volta sempre, perchè già la mia mente è molto contorta e rischierei di confonderla ulteriormente.

I tuoi amici\familiari leggono?
Beh, nella mia famiglia la lettura è una tradizione...peer quanto riguarda i miei amici non tutti lo fanno o quantomeno, lo amano.
Quanto impieghi mediamente a leggere un libro?
Dipende.. "La strada delle croci" l'ho letto in 2 giorni, "il barone rampante" è ancora sul comò.

Quando vedi qualcuno che legge (ad esempio nei mezzi pubblici) sbirci il titolo del libro?
Credo sia quasi patologico.
Se tutti i libri al mondo dovessero essere distrutti da un incendio e potessi salvarne uno soltanto, quale sarebbe?Brucerei con loro!

Perché ti piace leggere?
Perchè la lettura ti coinvolge, ti trasporta in un altro mondo, ti fa sognare, e non c'è cosa più bella e preziosa di questa.

Leggi libri in prestito o solo libri che possiedi?
Basta che sia un libro e leggo tutto.

Quale libro non sei mai riuscito a finire?
"Vacanze all'isola dei gabbiani" è a dir poco orribile!

Hai mai comprato libri solo per la copertina? Cosa ti colpisce delle copertine?
Sì! adoro i disegni delicati oppure foto che catturano, come quelle di Federico Erra.

C’è una casa editrice che ami particolarmente e perché?
No, ma ho parecchi libri della Feltrinelli.


Porti i libri ovunque o li tieni al sicuro in casa?
Ne ho sempre almeno uno dentro la borsa.


Qual è il libro che ti hanno regalato e che hai apprezzato maggiormente?
"E se covano i lupi" di Paola Mastrocola.

Come scegli un libro da regalare?
Vado a mio gusto..ma spesso ci azzecco!
La tua libreria è ordinata secondo un criterio particolare?
Sono disordinata di natura e anche nella libreria regna il caos!


Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?
Le leggo, sennò che ce le hanno messe a fare ?

Leggi eventuali introduzioni, prefazioni postfazioni o le salti?
Vedi sopra.



( Finalmente) Fine